A chi si rivolge

I trattamenti Osteopatici si propongono dunque di risistemare lo scheletro,i muscoli, i legamenti etc. e non mirano direttamente alla eliminazione del sintomo ma a far ritrovare un equilibrio sostanziale, e a ristabilire la mobilità della struttura  e/o di un organo in modo da fornire al corpo la possibilità di iniziare il suo  percorso di autoguarigione. E’ necessario che sangue, linfa ed altri liquidi dell’organismo che trasportano sostanze nutritive e rifiuti, circolino liberamente (il ruolo dell’arteria è supremo). E’ il movimento che permette ai liquidi che bagnano i nostri tessuti e le nostre cellule di rinnovarsi. Sopprimere il dolore ed i segni clinici con rimedi chimici(farmacologici), non significa ristabilire l’armonia e  la funzionalità del paziente.L’Osteopatia si occupa principalmente dei problemi strutturali e meccanici di tipo muscolo-scheletrico a cui possono però associarsi delle alterazioni funzionali degli organi e visceri e del sistema cranio sacrale. Poiché in Osteopatia si ha una visione olistica del corpo umano, è valida anche l’idea contraria: un problema funzionale organico-viscerale può provocare dei dolori di tipo muscolo-scheletrico.

L’Osteopatia trova grande impiego nella cura delle affezioni dolorose del sistema muscolo scheletrico: cervicalgie, brachialgie, cefalee miotensive, sinusiti, vertigini,  alcune nevralgie del trigemino, torcicollo, rachialgie, lombalgie, colpo della strega,  sciatiche, ernia del disco, tunnel carpale , gomito del tennista, spina calcaneale, dolori al coccige. E’ efficace anche in caso di problematiche viscerali. I visceri infatti, come tutti gli organi del nostro corpo, si muovono e dunque possono “bloccarsi”. I loro movimenti dipendono da loro stessi e dalle strutture muscolari e membranose adiacenti. È stato dimostrato che un rene percorre circa 600 metri al giorno nella sua cavità! Se ne percorre solo 300 funzionerà meno bene e ci saranno maggiori possibilità che si ammali.

Quando una lampadina elettrica non si accende, il problema può trovarsi nell’interruttore (la colonna vertebrale) oppure nella lampadina stessa (i visceri), così, problemi quali coliche epatiche, cattiva funzionalità della colecisti, gastrite,ernia Jatale colite, diarrea,ptosi renale, stipsi, cistite, certe forme di sterilità così come i problemi legati al ciclo mestruale possono trovare rimedio nell’osteopatia. Viene poi utilizzata anche per il corretto funzionamento del meccanismo cranio sacrale e  nei traumatismi a livello del cranio o del sacro dei neonati e bambini. La patologia del paziente viene dedotta dalla raccolta di informazioni sulla sua storia clinica e funzionale che porta prima ad una esclusione delle patologie non pertinenti al trattamento osteopatico e poi alla determinazione della strategia finale di trattamento osteopatico. E’ consigliabile, quando siano già stati fatti dal paziente, portare con sé al primo incontro raggi X, ecografia, TAC, risonanza magnetica, per ricercare eventuali contro indicazioni al trattamento osteopatico. Il trattamento inizia previa esecuzione di specifici tests di mobilità per individuare i distretti corporei  in disfunzione  per poi passare  alle manovre riduttive.

Le tecniche osteopatiche possono essere riassunte in 3 forme:

1)tecniche strutturali osteo-articolari

2)tecniche tissutali organiche e viscerali

3)tecniche craniali o cranio-sacrali 

Generalmente sono necessarie dalle  due   alle cinque sedute, sebbene questo numero possa  variare in base alla durata e alla gravità del problema. E’naturale che un paziente sofferente da anni, impiegherà più tempo a ritrovare l’equilibrio perduto e pertanto necessiterà di più approcci.

Le controindicazioni

Il campo d’azione dell’Osteopatia è, dunque, quello della medicina funzionale ed esclude quindi tutte le lesioni anatomiche gravi, ma anche tutte le urgenze mediche. In questi casi, non si tratta più di cercare il “punto debole” che ha permesso l’instaurarsi della malattia, ma di agire urgentemente, poiché la patologia in causa non può più essere combattuta con le sole difese dell’organismo. A questo punto è necessario un “aiuto esterno” per lottare contro l’aggressore o ristabilire equilibri alterati.

Ad eccezione di questi casi estremi, l’osteopatia ci permette di ritrovare lo stato di salute, senza timore di provocare effetti secondari indesiderati.